Nonostante la costante crescita economica degli ultimi 20 anni, l’importante evoluzione della società civile, resta necessario un lavoro costante affinchè i circa 6 milioni di bambini del Paese godano pienamente dei loro diritti come stipulato nella Convenzione sui diritti dell’infanzia.
La Cambogia vive da qualche anno un boom edilizio, molti sono i bambini impiegati nelle fabbriche di mattoni e quindi esposti al rischio di abbandono scolastico e che vivono nelle vicinanze delle fabbriche in ambienti con alto rischio per la loro sicurezza e salute.
La presenza di CIAI a sostegno di alcune organizzazioni locali (Kumnit Kummar) risponde all’obiettivo di garantire la protezione e l’accesso ai servizi di base quali salute e istruzione per i bambini che vivono in condizioni precarie, in particolare nelle baraccopoli e nelle aree più remote del paese, la cui situazione si è deteriorata ulteriormente negli ultimi anni a causa della pandemia.